La parola ‘Karima’ vuol dire generosa in arabo, e la generosità di Karima si vede nella sua interazione con i pochi suoi amici, e nella sua gioia di vivere, benché la sua vita sia difficile e piena di ostacoli pericolosi. Con ogni capitolo, ogni flashback, ho visto la vita di Karima passare davanti ai miei occhi. Ho sentito sulla mia pelle la sua pena quando ha visto i tradimenti di suo padre, la sua violenza e la sua ubriachezza. Ho sentito il suo cuore rompersi quando suo marito, Dario, ho voluto un aborto, e quando l’ha lasciato incinta e da sola in un paese strana per lei che non l’accetta. Ma la sua solitudine in questo nuovo paese – l’Italia — era la peggiore punizione di tutte.