Il Ponte Verso gli Antichi — Le Cicale e il Locus Amoenus
di Keisuke Nakajima
Ci sono molte cose che fanno pensare all’estate: mare, spiaggia, sole, anguria, gelato. Certamente anche le cicale sono simboli estivi, di cui vorrei parlare oggi. Non credo che piacciano a molte persone in realtà. Sono molto grandi, rumorose ed irritanti. La mia migliore amica è andata in Italia per partecipare ad uno scavo archeologico estivo due anni fa, e odiava le cicale perché ce n’erano troppe, urlando sempre nelle sue orecchie. Una volta, una cicala ha colpito la sua faccia, ed era così grande che pensava che fosse un piccolo uccello. Tuttavia, le cicale hanno un ruolo molto importante nella letteratura, dal tempo dei greci antichi. Sono elementi necessari al locus amoenus: il paesaggio piacevole.
Nella letteratura greca e romana, si vede spesso l’idea del paesaggio ideale, chiamato locus amoenus. È un luogo perfetto dove riposarsi, che offre una fuga dal calore mediterraneo e dalla vita animata della città. Si può osservare l’inizio di questa tradizione nelle opere di Saffo o anche di Omero, ma è stato Platone a stabilire l’idea del locus amoenus. Nel suo Fedro, Socrate trova il posto ideale per la discussione filosofica:
ἥ τε γὰρ πλάτανος αὕτη μάλ᾿ ἀμφιλαφής τε καὶ ὑψηλή, τοῦ τε ἄγνου τὸ ὕψος καὶ τὸ σύσκιον πάγκαλον, καὶ ὡς ἀκμὴν ἔχει τῆς ἄνθης, ὡς ἂν εὐωδέστατον παρέχοι τὸν τόπον· ἥ τε αὖ πηγὴ χαριεστάτη ὑπὸ τῆς πλατάνου ῥεῖ μάλα ψυχροῦ ὕδατος, ὥστε γε τῷ ποδὶ τεκμήρασθαι· Νυμφῶν τέ τινων καὶ Ἀχελῴου ἱερὸν ἀπὸ τῶν κορῶν τε καὶ ἀγαλμάτων ἔοικεν εἶναι. εἰ δ᾿ αὖ βούλει, τὸ εὔπνουν τοῦ τόπου ὡς ἀγαπητὸν καὶ σφόδρα ἡδύ· θερινόν τε καὶ λιγυρὸν ὑπηχεῖ τῷ τῶν τεττίγων χορῷ. πάντων δὲ κομψότατον τὸ τῆς πόας, ὅτι ἐν ἠρέμα προσάντει ἱκανὴ πέφυκε κατακλινέντι τὴν κεφαλὴν παγκάλως ἔχειν. ὥστε ἄριστά σοι ἐξενάγηται, ὦ φίλε Φαῖδρε (Phdr. 230b).
Questo platano è molto largo e alto, e l’altezza dell’agnocasto fornisce una bell’ombra, ha i fiori e offre un posto più profumato. La sorgente bellissima fluisce sotto il platano con acqua molto fredda ai miei piedi. Sembra un luogo santo alle ninfe e a Acheloo a causa delle statue. Se si cammina, i piedi ricevono il profumo del posto molto dolcemente. Il suono del coro delle cicale, estivo e chiaro, echeggia. E la più raffinata di tutto è l’erba, perché cresce sul pendio abbastanza moderato per far riposare bene il mio capo. Sei stato una guida eccellente, mio caro Fedro.
Ci sono degli elementi qui che sono venuti a definire il locus amoenus: gli alberi che offrono ombra, fiori, la sorgente o il fiume, la presenza degli Dei, un pendio piacevole, e naturalmente, il suono delle cicale. Questo paesaggio ideale offre la tranquillità di spirito, che è necessaria alla creatività. Quindi, quando il Grand Tour era fiorente, l’Italia era associata alla vita rurale ideale. Il Grand Tour era un costume degli aristocratici europei nel XVII e XVIII secolo; un giovane intraprendeva un lungo viaggio nell’Europa, e la destinazione era sempre l’Italia, luogo perfetto per l’erudizione.
Durante il periodo ellenistico, è nato un nuovo genere poetico chiamato poesia pastorale. Questo genere canta la vita dei pastori e la natura intorno ai personaggi. Teocrito è creduto di essere l’inventore del genere, ed i suoi Idilli sono delle grandissime opere pastorali. Nei suoi loci amoeni, non dimentica mai di accennare alla presenza delle cicale:
τοί δὲ ποτὶ σκιαραῖς ὀροδαμνίσιν αἰθαλίωνες
τέττιγες λαλαγεῦντες ἔχον πόνον (Id.VII.138-139)
e vicino ai ramoscelli ombrosi una cicala
grigia cinguettante fa lavorare.
La canzone della cicala è considerata di essere il suono più piacevole nel mondo bucolico. Nel primo Idilli, il capraio loda il cantante Tirsi così:
τέττιγος ἐπεὶ τῦγα φέρτερον ᾁδεις (149)
perché canti meglio della cicala.
Quando Virgilio ha composto le sue egloghe, ha seguito la tradizione creata dai suoi predecessori greci. Certi personaggi delle egloghe hanno in comune gli stessi nomi di quelli delle opere di Teocrito. La grande inspirazione del mondo bucolico viene della Sicilia, il luogo di nascita di Teocrito.
Ma perché le cicale sono così importanti? Perché le cicale sottolineano la limitazione del tempo. Fedro e Socrate non possono spendere il loro tempo dolce insieme per sempre, perché devono tornare agli affari della città. I pastori negli Idilli sanno che la loro esperienza nella natura è temporanea, perché il sole tramonta e la stazione cambia. Quindi, come le cicale che cantano con la loro voglia per tutta la loro vita breve, devono divertirsi quanto possono. Anche nella letteratura moderna, quando si scrive dell’esperienza d’estate, la storia d’amore estivo per esempio, l’autore probabilmente non dimentica di parlare del suono delle cicale.